Adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni

immagine-ruotata-rete-ready~s400x400L’Amministrazione Comunale, attraverso la sua maggioranza consiliare, ha rigettato la mozione promossa da SIAMO CANNARA avente ad oggetto l’”Adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni”. Tale rete, cui hanno già aderito molti altri comuni in Italia e in Umbria, ha come obiettivo quello di
– mettere a sistema esperienze e politiche, sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi finalizzati a contrastare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere;
– favorire l’inclusione sociale e promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare.
La mozione mirava ESCLUSIVAMENTE ad “impegnare il Sindaco e la Giunta ad aderire alla Rete RE.A.DY sottoscrivendo la Carta degli Intenti e ad adottare le relative misure di promozione e inclusione secondo quanto indicato dalla suddetta Carta.”
Il sindaco, come sempre per conto dell’intera maggioranza, ha invece biecamente strumentalizzato il tema del RISPETTO ASSOLUTO DELLA PERSONA e dei diritti civili farneticando di presunti scopi di imposizione di altrettanto inesistenti “teorie gender” che, a suo dire, questa mozione intendeva promuovere nelle scuole (affermazione contenuta in articoli pubblicati sul Rubino e su Spello Oggi e fatti uscire tempestivamente prima del Consiglio Comunale e senza alcun contraddittorio da parte nostra).
Bisogna essere seri quando si parla di persone discriminate!!!
I casi di intolleranza, bullismo o addirittura di violenza sono in crescente e preoccupante aumento anche in Umbria. Il clima di indifferenza e distante accettazione di tali episodi comincia a destare forti preoccupazioni in tutta Italia e in Europa.
L’obiettivo della nostra mozione era solo quello di prendere atto di questa situazione e di proporre campagne informative e politiche inclusive che potessero arginare il problema. È una battaglia culturale difficile da portare avanti in questo momento. Ma è una battaglia che va combattuta con coraggio.
Tutto questo è solo propaganda di una maggioranza capace solo di creare confusione e distogliere l’attenzione dai temi veri, con l’unico obiettivo di facilitare la carriera politica di Gareggia.

You may also like...